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Appartamenti a Sorrento, Costiera Amalfitana e Positano per la Tua Vacanza |
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Presentazione PIANO di SorrentoPIANO DI SORRENTO è un tranquillo centro turistico situato sull’omonima piana cha termina a picco sul mare. Dotato di buone attrezzature ricettive Piano è circondata da giardini ed agrumeti, che le conferiscono, specialmente nei mesi estivi, un fascino del tutto particolare. Vanta antichissime tradizioni turistiche Piano, infatti, fu amata da Augusto, Marco Agrippa, Pollio Felice. Fu ricordata per i suoi vini nelle opere di Plinio il Vecchio, Orazio, Ovidio ad in tempi più recente da Bernardo Tasso padre di Torquato. Oggi è meta di numerosi turisti italiani e stranieri. E’ sede dell’importante Scuola Nautica Nino Bixio. ll territorio di Piano, come risulta dal ritrovamento di alcuni reperti archeologici del periodo neolitico nella Grotta Matera, fu abitato fin dalla preistoria. Dopo la colonizzazione da parte dei Greci e l’insediamento degli Italici (Osci, Campani) la zona della pianura, nell’epoca romana, prese il nome di Planities e fece parte di Sorrento prima come colonia e poi come municipio romano. Questa unione continuò anche in epoca imperiale e medioevale, infatti la storia di vari centri della penisola rimase per molto tempo inseparabile da quella di Sorrento, che fu per secoli il centro più importante, sede vescovile e libero ducato (sec. IX-XI). La sua autonomia ebbe fine nel 1133 con la conquista normanna, ma Piano continuò a far parte di Sorrento. Dal 1218, durante il dominio svevo, fino agli inizi dal ’300 iniziarono le prime richieste di autonomia dal governo sorrentino. Solo nel 1491 Piano, estesa da Meta a Sant’Agnello, ottenne dei rappresentanti nel parlamento sorrentino che però non potevano opporsi efficacemente a quelli di Sorrento che finivano sempre col far prevalere i loro interessi. In quell'epoca l’economia di Piano si basava sull’agricoltura, sul commercio e sulla nascente industria cantieristica. Nel 1542, in epoca spagnola, il vicerè Loffredo concesse a Piano un’ulteriore partecipazione al governo sorrentino, ma le ostilità continuarono e in seguito (1848) sfociarono in una sanguinosa rivolta cha si svolse in un momento particolare della storia napoletana, quello della rivoluzione di Masaniello. Piano insieme con Massa, guidata da Giovanni Grillo, un avventuriero genovese, assediò Sorrento che venne messa in salvo dall’intervento degli Spagnoli mentre i ribelli furono duramente puniti. Nel 1861 Piano si separò da Meta e nel 1865 anche da S. Agnello, riducendosi agli attuali confini. Nel XIX secolo occupò una posizione importante nella storia marinara e commerciale, che gli permisero di operare su scala internazionale.
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