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Appartamenti a Sorrento, Costiera Amalfitana e Positano per la Tua Vacanza |
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Presentazione AMALFILe prime notizie sicure che si hanno della città sono del periodo bizantino (VI sec.). Amalfi faceva parte del ducato di Napoli, allora nell’impero d’Oriente, anche se circondato dai Longobardi ormai padroni dell’Italia meridionale. Prima di giungere al suo massimo splendore come repubblica marinara indipendente (X e XI sec.), per i suoi rapporti con l’Oriente, Amalfi era già un importante centro commerciale e marittimo. Esposta alle pressioni dei Longobardi, la citta riuscì a mantenere la sua indipendenza, presupposto della liberta di manovra nei traffici marittimi. Esposta alle scorrerie degli arabi, inflisse grandi sconfitte alle loro navi. Con i musulmani, tuttavia, e con l'impero bizantino, vi furono sempre buoni rapporti d'affari. Gli arabi erano di casa ad Amalfi, e la Repubblica aveva propri centri commerciali nelle città più importanti del Medio Oriente: Costantinopoli, Antiochia, Alessandria e il Cairo. lntensi anche i rapporti con la Sicilia e la Spagna musulmane. Al massimo dello splendore (X e XI sec.), Amalfi ebbe un sistema di leggi, una vita commerciale e culturale e un'organizzazione cittadina, che suscitano ancora ammirazione e rispetto. Sembra, anche, che gli amalfitani siano stati i primi a usare la bussola nella navigazione. La sua decadenza cominciò con la dominazione normanna (XII sec.) e, soprattutto, con l’emergere dell'affermarsi delle altre città marinare: Pisa, Genova e Venezia. I Pisani, in particolare, riuscirono a saccheggiarla nel 1135 e ci riprovarono di nuovo nel 1137. Benchè durarnente colpita, Amalfi non cedette le armi alle città rivali e continuò ancora per molto ad avere importanti scambi con l’oriente. Nel 1343, però un terribile maremoto distrusse la città e il porto. Napoli e Salerno che erano già divenuti porti più importanti di Amalfi finirono per assorbire tutto il traffico e gli stessi mercanti Amalfitani si trasferirono in queste città. Dopo essere stata teatro di vita così intensa, sede di traffici, luogo di battaglie, ma anche centro di arte e di cultura, per alcuni secoli di città si sottrae ai grandi rumori della storia, per riapparire solo di recente, ossigenata e straordinariamente bella come è oggi, autentica perla del mare e della natura. Il più bel monumento di amalfi è senz'altro il Duomo. Qui l’influenza arabo normanna é nettissima nei ricchi effetti cromatici delle Facciate. nel Campanile sormontato da un tamburo di maioliche e circondato da quattro torricelle, nel Chiostro del Paradiso in cui l'intreccio degli archi crea effetti particolari di movimento. Nel Museo del Municipio, le Tabula amalfitane, codice di leggi dell'antica Repubblica. Di grande interesse gli aspetti paesaggistici e panoramici. Una visita per le stradine del paese può ripagare il visitatore alla ricerca di momenti di vita che scorrono secondo antiche regole.
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