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GALLERIA NAZIONALE DELL'UMBRIA - Perugia
La Galleria nazionale dell'Umbria (situata al terzo piano di Palazzo dei Priori, in corso Vannucci, a Perugia) contiene la maggiore raccolta di opere (dai dipinti alle sculture, dalle oreficerie ai tessuti) di artisti, dal XIII al XIX secolo, legati, per nascita o per tradizione di lavoro, all'Umbria.
Il Duecento e il Trecento
Questa sezione comprende le prime quattro sale; al visitatore viene subito proposto un bel Crocifisso ligneo della prima metà del 1200, proveniente dalla chiesa di Santa Maria di Roncione presso Deruta, unico elemento superstite di un gruppo di figure a grandezza naturale.
Subito dopo ci sono due formelle raffiguranti Roma e la lupa capitolina, opera di Nicola e Giovanni Pisano. Al termine della prima sala si trovano cinque sculture in marmo di Carrara eseguite da Arnolfo di Cambio tra il 1278 e il 1281. Nella stessa sezione si trovano le opere del Maestro di San Francesco, personalità dominante il panorama artistico umbro prima dell'avvento di Giotto da Bondone; si possono ammirare il paliotto (1262), la grande Croce datata 1272 e la Croce a due facce riferibile allo stesso periodo. Madonna col Bambino di Duccio di Buoninsegna documenta la pittura dei primi anni del Trecento, insieme ad altre opere presenti in questa prima sezione. A questo periodo vanno anche riferite alcune sculture di ambito senese.
Il Rinascimento
Il materiale relativo al Rinascimento è raccolto nelle sale che vanno dalla 8 alla 11.
Una delle testimonianze più alte è quella del Beato Angelico che, nel 1447, esegue il polittico di San Domenico, uno dei capolavori del maestro fiorentino e punto di riferimento di molti artisti perugini. La pittura del Beato Angelico è colta anche dal suo allievo Benozzo Gozzoli che, nel 1456, dipinge la pala della Sapienza Nuova. A queste illustri presenze va aggiunto il polittico di Sant'Antonio, dipinto tra il 1455 e il 1468 da Piero della Francesca, destinato alla chiesa delle Terziarie francescane dell'omonimo convento perugino. Tra le scarse testimonianze superstiti della scultura a Perugia nel Quattrocento è da segnalare il complesso di figure in marmo (presentato nella sala n° 19) realizzato dal fiorentino Agostino di Duccio nel 1475 per decorare la facciata della distrutta chiesa della Maestà delle Volte.
Perugino
Grande rilievo assumono, ovviamente, le opere di Pietro Vannucci, il Perugino, nato a Città della Pieve. Nella Galleria Nazionale dell'Umbria sono conservate opere del periodo giovanile (Adorazione dei Magi, Pietà ) tra le quali una tavoletta (San Bernardino che risana da un'ulcera la figlia di Giovanni Antonio Petrazio da Rieti) che risale al 1473, che faceva parte di un complesso di otto tavolette che costituivano la cosiddetta nicchia di San Bernardino.
Alla fase matura della sua vita artistica appartengono, tra l'altro, la Madonna della confraternita della consolazione (1496-98), il Cristo morto (1495) e la Pala Signorelli (1517). Ma il capolavoro di questi anni maturi è il polittico di Sant'Agostino, imponente macchina d'altare a due facce, per la quale furono dipinti numerosi pannelli, alcuni dei quali non più a Perugia a seguito delle requisizioni napoleoniche.
archivio musei
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