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MUSEO CORREALE - Sorrento (Napoli)
Il Museo Correale di Terranova fu voluto da Alfredo Correale, Conte di Terranova, e dal fratello Pompeo. Colti ed amanti delle arti, essi vollero che le loro varie collezioni dâarte divenissero patrimonio pubblico. Il Museo ha sede nella villa che fu dei Correale, circondata da un giardino con piante secolari e dalla posizione panoramica eccezionale. Tutto il vasto territorio che comprende la villa ed il giardino fu donato ad un antenato dei Correale, Zottola, da Giovanna dâAragona nel 1428 in riconoscimento dei suoi meriti verso la cittĂ . Nei due piani superiori dellâedificio sono esposte le collezioni dâarte ordinate in maniera da conservare il piĂš possibile il carattere di villa patrizia del secolo scorso. Lâimportanza particolare delle raccolte è costituita dal fatto che si tratta soprattutto di arte napoletana, di cui offrono una visione dâinsieme unitaria.
Al pianterreno è sistemata la raccolta archeologica i cui marmi e suppellettili provengono tutti da scavi eseguiti nella zona; essi rivestono un notevole interesse, non soltanto artistico, ma anche storico per lo studio dellâorigine e della stratificazione della cittĂ . Sullo stesso pianterreno sono esposti splendidi esempi di tarsia lignea sorrentina, gloriosa tradizione dellâartigianato locale.
Al primo piano è sistemata la pittura di paesaggio napoletana dei pittori del Seicento. Nelle stesse sale i mobili offrono, con i loro intarsi e le loro decorazioni di legni pregiati uno straordinario esempio dellâalta qualitĂ della produzione dellâItalia meridionale del XVII e XVIII secolo: notevole un piccolo monetiere siciliano del XVII secolo in ebano con decorazioni di avorio inciso e bronzo dorato, ed i pregevoli tavoli da muro di legno dorato del barocco napoletano.
Al secondo piano sono da segnalarsi soprattutto le pitture di paesaggio della Scuola di Posillipo: Duclère, Carelli e specialmente A. S. Pitloo, iniziatore della scuola, con le sue luminose vedute di marine e campagne con giochi di tonalità finissime. Una sala è dedicata a Giacinto Gigante.
Di grande interesse è anche la serie di pitture di natura morta napoletana che rappresentano quasi tutti gli artisti della scuola dalla fine del â500 al â700: le composizioni di frutta e fiori di Ruoppolo, Cusati, Ascione, Recco ed i fantastici fiori dellâAbate Belvedere.
Nel sottotetto è custodita la ricca collezione di porcellane che rappresentano quasi tutte le fabbriche europee: Meissen (sono notevoli alcuni squisiti servizi con decorazione di paesaggi in riserve bianche su fondo turchese, e con decorazioni alla cinese), due vasi di SĂŠvres, alcune tazzine di Vienna in rosa e oro, il gruppo âil bacioâ della fabbrica di Hochst, un âtĂŞte Ă tĂŞteâ decorato con putti in monocromo arancio della fabbrica di Pietroburgo. Inoltre si segnalano alcune figurine di suonatori delle fabbriche di Bow e Chelsea. Naturalmente non poteva mancare splendidi esemplari della fabbrica di Capodimonte, tra cui un pezzo unico, il âleopardoâ modellato da S. Gricc.
archivio musei
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