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Appartamenti a Sorrento, Costiera Amalfitana e Positano per la Tua Vacanza |
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Presentazione SAN GIMIGNANOS. Gimignano, cittadina tra le più caratteristiche della Toscana per il severo aspetto rnedievale (accentuate dalle molte, alte torri e dall‘intatta cerchia di mura), fu importante soprattutto nei secoli XII—XIII. In quel tempo fu libero Comune, spesso in lotta con la vicina Volterra e travagliata da contese interne, poi nel 1354 passò sotto il dominio di Firenze. Prodotto tipico della sua florida campagna è la Vernaccia, un ottimo vino bianco, tra i migliori della Toscana. Dall‘ampia piazza Martiri di Monte Maggio si entra nel recinto delle mura duecentesche attraverso la Porta S. Giovanni; per la via omonima si sale verso il centro del paese tra due ali di antichi palazzi. Passati sotto l’Arco dei Becci si esce nell‘ampia, triangolare Piazza della Cisterna, così detta per la cisterna che vi si trova (XIII-XIV secolo); la circondano antichi edifici tra i quali il Palazzo Tortoli e le due Torri degli Ardinghelli. Proseguendo si giunge alla piazza del Duomo; a destra è il Palazzo del Podestà (XIII-XIV secolo), con una loggia e un’ alta torre, detta la Rognosa; lo fiancheggia la duecentesca Torre Chigi; di fronte sono le due Torri dei Salvucci; a sinistra in cima a una lunga scalinata, serge la Collegiata (Duomo), edificio romanico rimaneggiato nel ’400 da Giuliano da Maiano. L`interno, a tre navate, è ricco di opere d’arte: la contrefacciata e l’inizio delle pareti della navata centrale sono affrescate con il Giudizio Universale, l’Inferno e e il Paradiso di Taddeo di Bartolo (1393), sotto al Giudizio è il Martirio di S. Sebastiano di Benozzo Gozzoli; le pareti della navata sinistra e della navata destra sono rivestite da due bei cicli di affreschi raffiguranti rispettivamente episodi del Vecchio Testamento (di Bartolo di Fredi, c. 1367) e del Nuovo Testamento (di Barna da Siena, c. 1350); in fondo a destra è la splendida Cappella di S. Fina, capolavoro di Benedetto e Giuliano da Maiano (1468), affrescata dal Ghirlandaio con Storie della Santa; ancora del Ghirlandaio è l’Annunciazione dipinta nel loggiato esterno, sul fianco sinistro della chiesa. Sul lato sud della piazza del Duomo si leva il palazzo del Popolo (fine XIII secolo), sede dei Musei Civici (Maestà di Lippo Memmi) e della Pinacoteca, ai quail si accede salendo ai piani superiori del grazioso cortile interno; la Pinacoteca custodisce interessanti opere di scuola fiorentina e senese; un Crocifisso di Coppo di Marcovaldo, due tondi di Filippino Lippi, dipinti di Benozzo Gozzoli, Bartolo di Fredi e Mainardi. Dalla piazza si prosegue nella pittoresca via S. Matteo (casa-torre Pesciolini, line XIII secolo), poi in via Cellolese e si giunge a S. Agostino, grande chiesa romanica-gotica (fine XIII secolo) che custodisce un altare di Benedetto da Maiano ed eccezionali affreschi di Benozzo Gozzoli (nell’abside) raffiguranti episodi della Vita di S. Agostino. Domina il paese la Rocca (XIV secole) dalla quale si gode un superbo panorama.
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